In caso di emergenza in ambito remoto si possono mettere in atto tutte quelle tecniche che vengono insegnate nei nostri corsi di sopravvivenza per permetterci di cavarcela in tali situazioni. 

Gli aspetti di cui tener conto sono molteplici e dare il giusto ordine alle priorità nella sopravvivenza è fondamentale perché aiuta a concentrare le risorse e le energie sulla base delle esigenze umane più urgenti in una data situazione. 

Ad esempio, non è l’acqua (a parte casi estremamente specifici), ad essere in cima alla nostra lista e nemmeno il fuoco, ma bensì un rifugio perché in molti casi le grandi escursioni termiche non permetterebbero di resistere a non più di tre ore senza ripararsi in maniera adeguata. 

Altro fattore da tenere ben presente è quello del cibo che si trova in ultima posizione in quanto il corpo umano mediamente può resistere fino a 21 giorni senza alimentarsi, ovviamente con grandi disagi, ma tentare di cacciare o pescare prima di aver soddisfatto esigenze più importanti, potrebbe metterci ancor di più a rischio di non farcela. 

In linea generale i cardini della sopravvivenza di cui tener conto sono: 

la Sopravvivenza immediata nelle prime 72 ore; 

utilizzo efficiente e individuazione delle risorse. Assegnare priorità in base alle esigenze umane fondamentali assicura che le risorse disponibili siano impiegate nel modo più efficace possibile; 

l’adattamento al contesto influisce sulle priorità. In un ambiente freddo, il riparo e il calore sono cruciali per evitare l’ipotermia. In un deserto, l’acqua diventa rapidamente essenziale per evitare disidratazione e colpi di calore, 

il mantenimento delle energie ci permette di preservare la salute fisica e mentale, conservando la necessaria lucidità per affrontare le sfide successive. 

In sostanza, dare il giusto ordine alle priorità nella sopravvivenza è critico perché aiuta a concentrarsi sulle necessità più urgenti, massimizzando le possibilità di sopravvivenza in situazioni di emergenza. 

Fare ciò che è necessario prima di ciò che ci da più confort ci permette di gestire le “urgenze” prima che diventino “emergenze”. 

Un Saluto e ci vediamo là fuori dove gli altri vedono la paura e Noi vediamo Casa. 

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